I LAVORI DELLA CAPPELLA, PERCHÉ?
La cappella Notre-Dame du Haut di Le Corbusier, inaugurata il 25 giugno 1955, non è mai stata restaurata da allora con metodi adatti alle patologie subite dai calcestruzzi realizzati negli anni Cinquanta.
Tutti gli edifici necessitano una cura costante a secondo dell’evoluzione nel tempo e dei materiali che li compongono.
Queste patologie sono di varie nature.
Le scheggiature sono schegge in superficie che risultano dal gonfiamento degli elementi metallici per via dell’ossidazione dovuta alla migrazione di umidità nelle microfessure del calcestruzzo.
Le crepe risultano da un’apparecchiatura di muratura legata male o da una mancanza di incatenatura.
Per la parete sud, realizzata con calcestruzzo spruzzato su una rete metallica, questa tecnica del tutto sperimentale all’epoca richiede una conoscenza approfondita delle sue evoluzioni nel tempo e rispetto alle amplitudini termiche subite dalla sua esposizione a temperature estreme.
Le questioni di tenuta stagna richiedono un monitoraggio costante. Ogni incontro tra vari materiali presenta sollecitazioni che rendono più fragile il loro giunto.
Le vetrate sono anche dei punti di fragilità, legati alla varietà dei tipi di vetro, alla natura delle scritture e disegni (a freddo o a caldo) e di fronte ad aggressioni esterne, vandalismo o incidente.
L’edificio imbiancato regolarmente fino al 1995 presenta un intonaco rivestito all’eccesso da vari strati di pittura, che necessita di raschiarlo prima di ridare la bianchezza opaca ricercata all’origine tramite l’intonaco leggero di calce.
GLI EDIFICI INTERESSATI?
Il programma di restauro interessa tre edifici emblematici del sito: la cappella Notre-Dame du Haut, il rifugio del pellegrino e la casa del cappellano.
Un primo studio condotto nel luglio 2011 ha permesso di stabilire il costo dei lavori di restauro per i tre edifici.
Nel gennaio 2015, una serie di studi sulle diverse tecniche di decapaggio delle superfici, sull’apertura delle crepe, sui materiali di restauro e sulla messa in sicurezza delle vetrate ha consentito di proporre protocolli di intervento.
Il programma dei lavori si divide in vari lotti :
La prima fase è stata completata
Restauro della facciata Sud della cappella e della parte inferiore del tetto.
Il lotto fermo riguarda per lo più il restauro della facciata sud e della parte inferiore del tetto. Questo restauro è iniziato dal rilievo topografico del volume dell’edificio e dall’individuazione precisa delle crepe. Il risultato degli interventi sperimentali operati dal 2015 permette di validare e perfezionare il protocollo d’intervento.
Le crepe e rete metalliche ossidate sono poi trattate. La tenuta stagna è restaurata e rinforzata. Il rivestimento del muro è anche restaurato e imbiancato per un aspetto più coerente con lo stato originale.
Va notato che questo lotto è l’occasione di fare misure conservative sul rifugio del pellegrino e la casa del cappellano nell’attesa del loro ulteriore restauro.
La seconda fase è completa
Restauro della facciata ovest della cappella.
La terza fase è completa
Restauro della facciata nord e delle torri della cappella. Decapaggio, restauro delle crepe, tenuta stagna delle vetrate e imbiancatura.
Restauro della facciata est.
Dalla primavera 2024
In corso
Restauro della facciata della torre sud-ovest con ripresa della grande crepa.
Seconda metà del 2024
Restauro all’interno della cappella.
2024 – 2025
Rifugio del pellegrino e casa del cappellano. Restauro delle tenute stagne e dei serramenti
VISITARE LA CAPPELLA DURANTE I LAVORI ?
SÌ! I visitatori sono i benvenuti alla Collina Notre-Dame du Haut per tutta la durata dei lavori.
Il percorso di visita rimane identico cioè il rifugio del pellegrino, la cappella di Le Corbusier, il campanile di Jean Prouvé e l’oratorio del monastero Santa Chiara di Renzo Piano. Il tutto possibile in visite guidate o grazie ai vari dispositivi di mediazione (visita digitale o brochure tradotte in 9 lingue).
Visite guidate del cantiere e incontri saranno programmati per tutta la durata dei lavori.
Misure di sicurezza (per rispettare il lavoro degli operai che lavorano al restauro) vi saranno trasmesse dal personale della portineria al momento dell’acquisto dei biglietti.
Il restauro della facciata Sud è finito ormai
IL FINANZIAMENTO DEI LAVORI
Dato il valore patrimoniale degli edifici, un comitato riunisce dal 2017 tutti i partecipanti, le amministrazioni locali e lo Stato attorno al prefetto di Alta-Saona per determinare il programma dei lavori e i finanziamenti.
Vicino allo Stato, le amministrazioni locali prendono parte alla conservazione e alla trasmissione del patrimonio.
Tutti i partecipanti capiscono l’interesse di questo sito architetturale eccezionale e sostengono senza riserve gli interventi che assicurano la sua conservazione.
La partecipazione dello Stato e delle amministrazioni locali raggiunge in maniera eccezionale il 90% del costo dei lavori.
La Direzione Regionale per gli Affari Culturali finanzia 50% dei costi.
La Regione Borgogna-Franca-Contea e il Dipartimento di Alta Saona contribuiscono con il 20% ciascuno.
Rimane a carico per l’associazione proprietaria il 10% del finanziamento.
Il costo totale dei lavori è di 2,3 milioni di euro.
La parte di finanziamento che tocca all’associazione ammonta quindi a 230 000 euro.
Websérie
2021 - 2024, la chapelle en chantier
Episode 1 : le béton, c’est quoi ?
Episode 2 : la façade Sud, comment est-elle construite ?
Episode 3 : pourquoi la chapelle a t’elle besoin d’être restaurée??
Episode 4 : les différentes phases du chantier
Episode 7 : les fissures de la façade Sud
Episode 5 : les pathologies des bétons
Episode 8 : les enjeux du protocole
Episode 6 : les restaurations de la Façade Sud
Episode 9 : les enjeux du protocole